La Commissione europea ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte legislative volto a consolidare ed ulteriormente perfezionare le norme dell’UE per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT), completando il percorso illustrato dagli impegni del piano d’azione per una politica integrata dell’Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, adottato dalla Commissione il 7 maggio 2020.
Quattro le proposte legislative contenute nel pacchetto, volte a costituire entro il 2024 un codice unico dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo ed armonizzare le norme AML/CFT in tutta l’UE, incluse le disposizioni più specifiche in materia di adeguata verifica della clientela, titolarità effettiva e competenze e compiti delle Unità di informazione finanziaria (UIF). I registri nazionali dei conti bancari saranno collegati, consentendo alle UIF di accedere più rapidamente alle informazioni sui conti bancari e sulle cassette di sicurezza. La Commissione fornirà anche alle autorità di contrasto l’accesso a questo sistema, accelerando le indagini finanziarie e il recupero dei proventi di reato nei casi transfrontalieri. L’accesso alle informazioni finanziarie sarà soggetto alle solide garanzie della direttiva (UE) 2019/1153 sullo scambio di informazioni finanziarie.
Ecco nel dettaglio i quattro ambiti proposti:
1. un regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di AML/CFT per garantire che il settore privato applichi in modo corretto e coerente le norme dell’UE, istituendo un sistema integrato di vigilanza;
2. un regolamento in materia di AML/CFT contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva;
3. una sesta direttiva in materia di AML/CFT (AMLD6), che sostituisce l’attuale direttiva (UE) 2015/849 (quarta direttiva antiriciclaggio, a sua volta modificata dalla quinta), contenente disposizioni da recepire nel diritto nazionale, come le norme sugli organismi di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria negli Stati membri;
4. una revisione del regolamento del 2015 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività (regolamento (UE) 2015/847).Attualmente solo alcune categorie di prestatori di servizi per le cripto-attività sono soggette alle norme dell’UE in materia di AML/CFT. La riforma proposta, particolarmente attuale ed innovativa, estenderà l’ambito di applicazione di queste norme all’intero settore delle cripto-attività, obbligando tutti i prestatori di servizi all’adeguata verifica della clientela.
Il quadro legislativo dell’UE per la lotta al riciclaggio include, tra gli strumenti già vigenti ed applicabili, anche il regolamento relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca, la direttiva sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale, la direttiva che reca disposizioni sull’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di perseguimento di reati gravi, la Procura europea e il Sistema europeo di vigilanza finanziaria.